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di Ettore Maccopazza

Fritz mi spedì alcune parti del libro di Strasser. [Strasser] aveva seguito una strada completamente diversa, da Tunisi a Kayrawan e da lì ad Audaghost senza fermarsi in nessuna delle città che si trovano sul percorso.

[Strasser non si fermò a Kastiliya, Wargla, El Gslea, In-Salah, Reggan, Tessalit o Talintal.] Tagliò attraverso il deserto perché non aveva paura di perdersi o di finire le riserve d’acqua.

Fui un po’ scosso da questa scoperta. Perché non seguì le strade più conosciute? Perché gli venne l’idea di quel percorso? Hoffman o qualcun altro gli suggerirono di prendere questa via? Discusse la strada con le sue guide? O condusse semplicemente la sua carovana a quella che una persona quasi ragionevole avrebbe considerato un viaggio da suicidio? Eppure, con mia sorpresa, il viaggio di Strasser fu senza grandi complicazioni. Non ci furono perdite umane. Nessuno si ammalò e tutti i 47 cammelli arrivarono salvi ad Audaghost. Come riuscì a trovare il cibo e l’acqua per far sopravvivere i cammelli? Come sapeva dove trovare l’acqua in un’area del deserto che è quasi del tutto inesplorata? Conosceva davvero le vie segrete dei vecchi viaggiatori? Trovò davvero i segni, le tracce, le istruzioni che i viaggiatori precedenti avevano lasciato nelle caverne? Conosceva davvero il deserto più di chiunque altro avesse considerato possibile?

Ero sorpreso, perplesso e cominciai a sviluppare il pensiero che se Strasser era riuscito a fare l’impossibile una volta, e attraversare il Sahara per quella via, probabilmente avrebbe potuto anche compiere l’impossibile una seconda volta e trovare la porta che conduceva al mondo sotterraneo e al Serpente Nero.

Ma di nuovo, con mia sorpresa, e nonostante il fatto che Strasser avesse intrapreso il viaggio per trovare il Serpente Nero, quest’ultimo non veniva nominato nemmeno una volta in tutto il libro.

“Fritz, ma sei sicuro?” chiesi incredulo “bist du sicher?”

Fritz mi disse che lui e il suo assistente avevano riguardato il libro più volte e non avevano mai trovato alcun riferimento al Serpente Nero.

[“E’ molto strano,” pensai, ma ero troppo sorpreso per trovare una spiegazione.] Il libro di viaggio chiarì che Strasser aveva raggiunto Audaghost attraverso la strada più difficile per ragioni che il libro non spiegava. E da Audaghost, dove, a quanto pare, non accadde nulla, tornò a Tunisi e, da lì, in Germania.

Questo Strasser, questo viaggio, tutta questa storia era un mistero.

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