
by Ettore Maccopazza
Sono un collezionista. Ma non di quelli che inseguono il valore secondo le mode del momento. Io acquisto ciò che, ai più, appare irrilevante: oggetti dimenticati, trascurati, carichi però di storie silenziose. Li metto insieme come tessere di un mosaico invisibile, li organizzo seguendo logiche che solo io comprendo — o forse che mi piace soltanto credere di comprendere — e li rivendo quando, per ragioni imperscrutabili, il mondo comincia a desiderarli.
Nel corso degli anni, le mie collezioni hanno attraversato le geografie e gli immaginari più diversi: conchiglie levigate dall’Oceano Indiano, maschere rituali dell’Africa occidentale, dipinti cinesi, penne stilografiche, autografi di poeti dimenticati. Ma fra tutte, i libri rari sono stati il filo più resistente — e forse anche il più sottile — della mia vocazione. Ed è proprio a causa loro che ho deciso di raccontare questa storia.
La ricerca di alcuni volumi particolarmente rari, o “elusivi” – come diceva mia moglie – mi ha condotto lungo un sentiero tortuoso, costellato di eventi inattesi, incontri fortuiti, indizi nascosti tra le pieghe della carta. Una traccia che, in queste pagine, cercherò di rievocare.
Il prologo suona molto intrigante! Crea un’atmosfera di piccoli misteri e grandi scoperte, quasi come in un genere giallo!
Grazie grazie