
di Ettore Maccopazza
Tornai a New York e alla mia solita vita. [E ovviamente tornai alle e-mail.] Trovai un’e-mail da Leon A. Freecain.
“Ci sei?
“Sì”
“Com’è andato il tuo viaggio?”
“Bene”
“Hai trovato la fonte vicino all’Affrico?”
“Certo”
“Hai trovato quello che stavi cercando?”
“Quasi”
“Il grande Malef è molto timido oggi”
“Non sono timido”
“Un po’ reticente”
“La reticenza è un grande espediente retorico”
“Lo è”
“Il silenzio talvolta può dire più di migliaia di parole”
“Verissimo”
“Hai trovato abbastanza?”
“Abbastanza di cosa?”
“Informazioni”
“Non ne sono certo”
“Te ne servono di più?”
“Mi serve sempre di più”
“Hai bisogno di consigli?”
“Ho sempre bisogno di consigli”
“Che cosa vuoi sapere?”
“Tutto ciò che la fonte non mi ha rivelato”
“Potrebbe essere un compito non facile”
“Ciò che si ottiene facilmente non è mai molto gratificante”
“Sei un uomo profondo”
“E’ una di quelle cose che impari per strada”
“Immagino sia così”
“Infatti”
“Continuerai a cercare?”
“E’ quello che pensavo di fare”
“Ti fermerai mai?”
“Immagino di sì ad un certo punto”
“Può diventare pericoloso”
“Immagino”
“Vuoi davvero correre dei rischi per trovare quello che stai cercando?”
“Penso di potermi permettere di correre dei rischi a questo punto della mia vita”
“Davvero?”
“Sì”
“Sei sempre stato così?”
“No”
“No?”
“Ho avuto molte paure nella mia vita. Ho sempre avuto paura di non essere all’altezza, di non lavorare abbastanza, di non avere successo, di non essere amato, e alla fin fine non sono mai stato capace di godermi quello che avevo”
“Ora ti stai godendo quello che hai?”
“Non ho molto, ma alla fine ho trovato pace”
“Pace?”
“Pace mentale. Quando perdi tutto capisci che molte delle cose che avevi erano superflue. Non ci serve tutto ciò che pensiamo ci serva”
“Sei davvero molto profondo, signor Malef”
“Così dicono”
“Nel tuo caso è difficile dire se la tua intelligenza è più grande del tuo coraggio o viceversa”
“L’ho già sentita questa”
“Lo so”
“Hai ascoltato la mia conversazione con la fonte?”
“Sai che non posso rispondere a questo tipo di domande”
“Hai ragione. Posso chiederti una cosa?”
“Certo”
“Sei un uomo o una donna?”
“Tu cosa pensi?”
“Una donna”
“Perché?”
“Per il modo che hai di giocare con me”
“Non sto giocando con te”
“No?”
“No”
“Quindi sei una donna?”
“Se preferisci pensarla così”
“Credo di sì, mi sentirei molto stupido se fossi un uomo”
“Perché?”
“Non so, mi sembra che tu stia flirtando con me e mi piace”
“Mi lusinghi”
“Ma è vero”
“Vuoi chiedermi qualcos’altro?
“Sì, come ti chiami?”
“Leon A. Freecain”
“Ma quello è un nome falso”
“Se ti piace pensarla così”
“Come l’hai scelto?”
“Per onorare un grande viaggiatore”
“E Free Cain?”
“Cosa?”
“Sei un attivista dei diritti umani?”
“No, perché lo pensi?”
“Free Cain è un’associazione che lotta contro la pena di morte e per i diritti dei detenuti”
“Non l’ho mai sentito”
“Su questo è difficile crederti”
“E’ la verità”
“Sì, ma che cos’è la verità?”
“Domanda difficile”
“Sì”
“Per alcuni la verità è ciò che non può essere svelato, è il non svelabile, gli antichi greci la chiamavano aletheia”
“Sì, lo sapevo”
“Così dice Platone nella sua Repubblica”
“Sì, l’ho letta tempo fa”
“Come infatti avresti dovuto, sappiamo che sei un uomo di lettura”
“Non ho letto quanto avrei voluto”
“Ma hai letto decisamente più di tanta altra gente”
“Ma molta gente non è coinvolta nel mio tipo di lavoro”
“E non ha la tua curiosità”
“Questo è vero”
“Sì”
“Perché parli con me?”
“Perché no?”
“Vuoi che scopra la verità su Strasser?”
“Tu lo vuoi?”
“Penso di sì”
“Bé, allora vai avanti”
“Lo farò, ma non so quale dovrebbe essere il mio prossimo passo”
“Sei stato sui giornali ultimamente?”
“Non da quando ho venduto una collezione di croci Tuareg ad un ricco collezionista”
“Era molto bella”
“Sono riuscito a trovare tutte le croci antiche dalle città Tuareg”
“Hai fatto un ottimo lavoro”
“Avevo anche molti anelli Tuareg e alcune spade”
“E le lance”
“E le lance, sì”
“Sì”
“Sai molte cose di me”
“Faccio seriamente il mio lavoro”
“Ti pagano bene?”
“E’ un lavoro molto remunerativo”
“Dal punto di vista economico?”
“E’ remunerativo da molti punti di vista e anche, ovviamente, da quello economico”
“Quindi il tuo lavoro è scoprire cose su di me?”
“Parte del lavoro sì”
“Dev’essere stato terribilmente noioso”
“Direi piuttosto il contrario, sei un uomo molto interessante, signor Malef. Hai vissuto pienamente, hai viaggiato, hai letto, hai collezionato, sei diventato ricco, famoso, i banditori di aste di tutto il mondo fanno tesoro del tuo giudizio e della tua esperienza. Se fossi stato avido avresti potuto fare molti più soldi”
“Dici?”
“Ma non l’hai fatto perché ami il tuo lavoro, non lo fai per i soldi”
“Come fai a saperlo?”
“Ho letto di te”
“Non ho mai pensato che qualcuno potesse leggere di me”
“Molta gente legge di te e alcuni provano invidia quando vedono la tua foto sui giornali”
“E perché hai cominciato a raccogliere informazioni su di me?”
“Perché è il mio lavoro”
“Ma perché su di me?”
“Perché pensiamo che tu possa essere la persona giusta”
“La persona giusta per cosa?”
“Mi dispiace ma ci sono cose che non posso rivelare”
“Mi state usando?”
“Non ti stiamo usando, ma sicuramente traiamo profitto dal fatto che tu usi le tue abilità”
“Come?”
“Non posso rispondere”
“Capisco”
“C’è altro che puoi dirmi?”
“C’è altro che vuoi sapere?”
“Sì”
“Dimmi pure”
“Cosa devo fare adesso?”
“Sei tu che devi trovare la risposta”
“Ok, chi erano gli olandesi che ho incontrato andando a Singapore?”
“Li hai visti?”
“Li ho visti anche a Monaco, erano alla conferenza di Perfetti”
“Sono felice che tu li abbia visti”
“Sono pericolosi?”
“Non lo sappiamo ancora”
“Mi stanno seguendo?”
“Non lo sappiamo”
“Perché no?”
“Noi seguiamo le tue tracce, non quelle delle persone che incontri”
“Mi avete spiato per un po’?”
“Spiare è una brutta parola”
“Studiato?”
“Meglio”
“Allora?”
“Allora cosa?”
“Per quanto tempo mi avete studiato?”
“Per un po’”
“Quanto?”
“Più di quanto possa ricordare”
“Non l’ho mai sospettato”
“Tu non lo dovevi sapere”
“E ora perché me lo dite?”
“Perché di tanto in tanto hai bisogno di una guida”
“Credi di essere Dio?”
“Siamo amici, amici molto speciali, una sorta di angeli custodi”
“Mi avete protetto?”
Leon non replicò e tutti i tentativi di ristabilire una comunicazione nei giorni successivi fallirono miseramente. La situazione si stava facendo complicata.