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di Riccardo Pelizzo

Questa è un’autentica storia kikuyu.

            In un periodo di grande siccità, in cui tutto si stava velocemente preparando a morire, si decise di sacrificare una bella giovane per propiziarsi gli dei e ottenere la pioggia. Pur temendo per la propria vita, la ragazza intonò il suo canto, la pioggia cominciò a scendere, l’erba riprese a crescere e il cibo tornò ad essere abbondante per tutti. La ragazza si avvide che frattanto i genitori erano periti: ricevette in dono vacche e capre, e fu quindi invitata a stendersi in un luogo non ben precisato. Quando la bella giovane si svegliò, si ritrovò a casa, con i suoi genitori che non la finivano di ringraziare gli dei, con le sue vacche e le sue capre, un vecchio fiume e l’erba verde.

            E’ cosa curiosa che l’anonimo autore, dopo averci parlato della gioia dei genitori nel vedere la figlia, abbia concluso il suo racconto dicendo che la storia finiva lì. Le vere storie non si concludono mai e, in casi come questo, non è neppure chiaro se abbiano davvero un inizio.

2 thoughts on “La ragazza

  1. Nous ne sommes qu’une partie des histoires qui ont commencé bien avant nous et qui se termineront dans un lointain futur après nous. Peu de gens ont le privilège de savoir comment tout finira, c’est pourquoi les histoires ne se terminent jamais.

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